lunedì 30 luglio 2012

Bianconi lascia Banca Marche

Massimo Bianconi
A seguito di un attesissimo consiglio di amministrazione, il 26 luglio l’istituto di credito rende noto che l’attuale direttore generale della banca, Massimo Bianconi, si è dimesso dopo aver raggiunto un accordo di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Bianconi andrà, quindi, in pensione per raggiunti limiti d’età, lasciando definitivamente il suo incarico a settembre dopo aver diretto l’ente per più di 8 anni. La richiesta di un cambio al vertice del gruppo marchigiano era stata caldeggiata, nelle scorse settimane, dalla stessa Banca d’Italia, che con due lettere indirizzate all’istituto ha insistito affinché si rinfrescasse la governance del gruppo bancario. Probabile che dietro questo cambio al vertice ci siano state le polemiche circa le presunte operazioni immobiliari compiute dai coniugi Bianconi ed in conflitto d’interesse con l'istituto stesso, ricostruite ieri dal Corriere della Sera. Sembrerebbe che la moglie del direttore abbia acquistato un’intera palazzina a Roma, in via Archimede 96 al quartiere Parioli, per 7 milioni di euro, da parte di un immobiliarista, Vittorio Casale, il cui gruppo societario è in fallimento. Fin qui nulla quaestio, se non fosse che Banca Marche aveva abbondantemente finanziato fino a quel momento il gruppo Casale. In attesa che si chiarisca la vicenda, gli operatori economici del territorio, e non solo loro, attendono di sapere chi sostituirà Bianconi al vertice dell’istituto.

(da Qui Macerata)

mercoledì 25 luglio 2012

Bpm semplifica il gruppo. Nel piano 700 esuberi

Il piano 2012-2015 della Banca Popolare di Milano prevede la «creazione di una banca unica, commerciale, moderna e multicanale». Bpm punta «alla valorizzazione dei singoli marchi», oltre che «alla messa a fattor comune delle competenze specialistiche delle società prodotto».

La banca, che a fine piano stima ricavi per 1,76 miliardi (contro 1,35 mld del 2011), prevede quindi un «rigoroso presidio dei costi» che passa attraverso una riduzione degli organici (meno 700 risorse nell'orizzonte di piano) e un costo del personale in calo del 10% al 2015. Questo intervento, spiega l'istituto di Piazza Meda, interesserà circa 3.000 risorse, di cui 2.300 avviate a piani di riconversione e formazione, e avverrà attraverso misure socialmente responsabili. Sarà previsto un incentivo all'esodo di tutti coloro in possesso dei requisiti pensionistici e di adesione al fondo di solidarietà, mentre il restante personale verrà riallocato.

Il piano 2012-2015 della Banca Popolare di Milano prevede la «creazione di una banca unica, commerciale, moderna e multicanale». Bpm punta «alla valorizzazione dei singoli marchi», oltre che «alla messa a fattor comune delle competenze specialistiche delle società prodotto».

La banca, che a fine piano stima ricavi per 1,76 miliardi (contro 1,35 mld del 2011), prevede quindi un «rigoroso presidio dei costi» che passa attraverso una riduzione degli organici (meno 700 risorse nell'orizzonte di piano) e un costo del personale in calo del 10% al 2015. Questo intervento, spiega l'istituto di Piazza Meda, interesserà circa 3.000 risorse, di cui 2.300 avviate a piani di riconversione e formazione, e avverrà attraverso misure socialmente responsabili. Sarà previsto un incentivo all'esodo di tutti coloro in possesso dei requisiti pensionistici e di adesione al fondo di solidarietà, mentre il restante personale verrà riallocato.

lunedì 23 luglio 2012

Andrea Cingoli: L’accesso al credito sempre più complicato per le imprese

Andrea Cingoli
Andrea Cingoli
Andrea Cingoli, amministratore delegato di Banca Esperia, ha dichiarato a Finanza e Diritto: "Negli ultimi anni si registrano crescenti limitazioni per quanto riguarda la disponibilità di credito da parte del sistema bancario a beneficio delle piccole e medie imprese sul territorio, dovute alle nuove sfide che le banche stesse stanno affrontando. La modifica della normativa relativa al rischio di liquidità ha sicuramente inciso sul rapporto tra raccolta e impieghi; l’introduzione prospettica di più stringenti ratio patrimoniali e l’aumento delle sofferenze creditizie hanno ridotto la disponibilità ad erogare da parte delle banche. Per le piccole e medie imprese si presenta quindi la necessità di porre maggiore attenzione verso il mercato dei capitali".
"Alla luce di questo - ha proseguito Andrea Cingoli - il settore del private banking assume un ruolo fondamentale per supportare le PMI nella ricerca dei capitali di rischio, infatti il nostro Paese è caratterizzato da una forte capacità di risparmio e da una ricchezza significativa (900 miliardi di euro di ricchezza finanziaria per il settore del Private Banking) e, allo stesso tempo, i risparmiatori hanno iniziato a manifestare in maniera marcata una crescente disaffezione nei confronti degli investimenti finanziari e l’esigenza di ampliamento dell’offerta a investimenti di carattere reale, quali aziende e immobili.
Quindi Banca Esperia - ha continuato Cingoli -sta avviando un progetto che si pone l’obiettivo di supportare gli investitori privati grazie alla costituzione di club di investimento in asset corporate e real estate, che abbiano la supervisione di un partner istituzionale. Il progetto prevederà club di investimento strutturati e organizzati in maniera formale (assumendo per esempio la forma di “associazione”) che consentiranno di definire in modo univoco la mission condivisa, sulla base della quale Banca Esperia potrà fornire supporto consulenziale e di ricerca per la selezione delle società target. Inoltre permetteranno di selezionare, con attenzione  costante al conflitto di interessi, i service provider di supporto per l’acquisizione dei target e la validazione del processo di investimento. Inoltre - ha concluso Andrea Cingoli -  la costituzione di questi veicoli potrà permettere di coordinare le fasi di investimento e la ricerca delle risorse manageriali e/o i partner per lo sviluppo del business plan delle società target e per la successiva gestione dell’investimento, fino all’eventuale opzione di uscita dall’investimento stesso."

mercoledì 18 luglio 2012

Fabrizio Viola

Fabrizio Viola è l'Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena.

fabrizio viola
Fabrizio Viola
Nato a Roma nel 1958, Viola si è laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano.
È stato Direttore Generale di Banca Popolare di Milano, dal 2004 al 2008, prima di essere nominato Amministratore Delegato della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Nella prima parte della sua carriera Fabrizio Viola ha lavorato in importanti società del settore della consulenza e della finanza per poi entrare nel settore dell’asset management, assumendo la responsabilità della gestione di alcuni fondi comuni di investimento di dimensione internazionale.
Tra le sue esperienze professionali più rilevanti c'è l’ingresso, nel 1987, nel Gruppo IMI, nell’ambito del quale è stato Direttore e responsabile del portafoglio azionario italiano delle gestioni patrimoniali private e istituzionali presso Sige.
Nel 1990 entra nel Gruppo Fondiaria e, nel 1995, entra nel Gruppo BPM, come Vice Direttore Generale e Direttore Investimenti in Ges.Fi.Mi S.p.A., responsabile dell’attività di asset management del Gruppo Banca Popolare di Milano.
Dopo un’esperienza di circa tre anni come Vice Direttore Generale di Banca Popolare di Vicenza, Fabrizio Viola rientra nell’ottobre 2001 nel Gruppo BPM con il ruolo di Condirettore Generale e membro del Consiglio di Amministrazione di Bipiemme Gestioni SGR.
Nel 2002 assume la carica di Direttore Generale della medesima società.

Dal 12 gennaio del 2012 Fabrizio Viola è Direttore Generale di MPS e, dal 3 maggio 2012, ne è anche Amministratore Delegato.

venerdì 13 luglio 2012

Abi: Giuseppe Mussari riconfermato presidente

Giuseppe Mussari è stato rieletto alla presidenza dell'Abi.
Il Consiglio dell'associazione ha anche eletto cinque Vicepresidenti e il nuovo Comitato esecutivo. I Vicepresidenti sono: Camillo Venesio con funzioni vicarie (Amministratore delegato e Direttore generale Banca del Piemonte), Giovanni Berneschi (Presidente Banca Carige), Francesco Micheli (Presidente Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo), Mario Sarcinelli (Presidente Dexia Crediop), Emilio Zanetti (Presidente Consiglio di Gestione Ubi Banca).
L'Assemblea dell'ABI ha anche nominato Presidente onorario Corrado FAISSOLA (Presidente del Consiglio di Sorveglianza Unione di Banche Italiane). Il nuovo Comitato esecutivo e' composto dal Presidente, dai Vicepresidenti e da: Luigi Abete (Presidente Banca Nazionale del Lavoro), Filippo Annunziata (Presidente Banca Popolare di Milano), Alessandro Azzi (Presidente Federcasse), Giovanni Bazoli (Presidente del Consiglio di Sorveglianza Intesa Sanpaolo), Andrea Beltratti (Presidente del Consiglio di Gestione Intesa Sanpaolo), Federico Cornelli (Direttore Operativo Federcasse), Enrico Tommaso Cucchiani (Consigliere delegato e CEO Intesa Sanpaolo), Miro Fiordi (Amministratore Delegato Credito Valtellinese), Candido Fois (Presidente Unicredit Credit Management Bank), Giuseppe Fornasari (Presidente Banca Popolare Etruria e Lazio), Fabio Gallia (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Nazionale del Lavoro), Giuseppe Ghisolfi (Presidente Cassa di Risparmio di Fossano), Federico Ghizzoni (Amministratore Delegato UniCredit), Vittorio Lombardi (Direttore Generale CSE-Consorzio Servizi Bancari), Giulio Magagni (Presidente Iccrea Holding), Giampiero Maioli (Amministratore Delegato Cassa di Risparmio Parma e Piacenza), Roberto Nicastro (Direttore Generale UniCredit), Luigi Odorici (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Popolare dell'Emilia Romagna), Antonio Patuelli (Presidente Cassa di Risparmio di Ravenna), Giovanni Pirovano (Vice Presidente Banca Mediolanum), Alessandro Profumo (Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena), Guido Rosa (Presidente Aibe), Pier Francesco Saviotti (Amministratore Delegato Banco Popolare), Giuseppe Scognamiglio (Responsabile Institutional & Regulatory Strategic Advisory UniCredit), Maurizio Sella (Presidente Banca Sella Holding), Flavio Trinca (Presidente Veneto Banca), Flavio Valeri (Presidente e Consigliere Delegato Deutsche Bank), Fabrizio Viola (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Monte dei Paschi di Siena), Giovanni Zonin (Presidente Banca Popolare di Vicenza).

venerdì 6 luglio 2012

Andrea Cingoli: Banca Esperia

Andrea Cingoli, in un'intervista a "Finanza e diritto", descrive le caratteristiche e l'offerta di Banca Esperia:
Andrea Cingoli
Andrea Cingoli
"Banca Esperia  - spiega Andrea Cingoli - è una Boutique di Private Banking e Wealth Management fortemente specializzata, che gestisce asset pari a 14,25 mld alla fine di aprile 2012.
 Il nostro scopo è quello di soddisfare le esigenze dei nostri Clienti sia in termini di protezione e gestione sia in termini di sviluppo, con una costante attenzione a tutte le componenti del patrimonio del Cliente: familiare, finanziaria, imprenditoriale e immobiliare.
Offriamo un servizio completo di Consulenza focalizzata su investimenti finanziari, investimenti in asset Corporate e Real Estate, servizi di pianificazione familiare, oltre ai principali servizi bancari, al fine di implementare le strategie più funzionali agli obiettivi di protezione del capitale, organizzazione e pianificazione del patrimonio e passaggio generazionale dei Clienti.
L'offerta di Banca Esperia per le soluzioni di investimento, quali gestioni patrimoniali e servizi di advisory finanziaria, - continua Cingoli - è completata da due tra le società appartenenti al Gruppo, Duemme SGR (Società italiana di asset management) e Duemme International Luxembourg (Società di asset management di diritto lussemburghese).
L’offerta di servizi di Wealth Planning, per l’organizzazione e la protezione del patrimonio, e di soluzioni per asset illiquidi è supportata dalle altre due società del Gruppo - conclude Andrea Cingoli - : Duemme Servizi Fiduciari e Duemme Trust Company".