Alberto Nagel |
Mediobanca ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto quasi raddoppiato a 156 milioni di euro, battendo le previsioni degli analisti che si aspettavano un risultato di 134 milioni secondo il consensus Bloomberg. Nei nove mesi, il risultato consolidato è di 419 milioni di euro, in crescita del 18,2% sullo stesso periodo dell’esercizio 2009-2010, grazie all’incremento del margine d’interesse (che compensa l’assenza di plusvalenze da cessione di azioni disponibili per la vendita) e dal calo delle rettifiche su crediti e titoli attribuibile al miglioramento del profilo dei rischi creditizi e alla ripresa delle Borse.
Il margine di interesse conferma il trend positivo del primo semestre, con un rialzo da 219,6 a 268,3 milioni, trainato principalmente dalla ripresa di retail e private banking, mentre il margine di intermediazione ha segnato una crescita da 454,6 a 532,2 milioni, al di sopra delle stime del consensus (515,2 milioni). Dopo un semestre in calo, la voce commissioni e altri proventi lievita leggermente a 139,4 milioni (da 130 milioni di un anno fa), così come gli utili da trading, tornati a salire nel trimestre (+70 milioni), e i proventi da negoziazione (saliti da 70 a 71,1 milioni), che però nei nove mesi continuano a evidenziare una performance negativa. Un aiuto ai conti arriva anche dal portafoglio partecipate, con gli utili delle società consolidate a equity in salita da 35 a 53,4 milioni (163,6 milioni nei nove mesi), grazie anche «al ritorno all’utile di Rcs MediaGroup e alla tenuta di Assicurazioni Generali». A livello di divisione, il corporate e investment banking (Cib) registra un andamento trimestrale favorevole per l’incremento degli utili da negoziazione e del margine di interesse, in presenza di una tenuta delle commissioni, anche se sull’orizzonte temporale dei nove mesi il risultato è ancora in flessione. Stabili gli impieghi. Da sottolineare la performance positiva della divisione retail & private banking, tornata all’utile (50 milioni nei nove mesi) rispetto al rosso di un anno fa, complice la crescita dei ricavi e le minori rettifiche sui crediti. CheBanca! ha ridotto le perdite, con ricavi in forte crescita e depositi in lieve aumento.
Migliora anche la situazione patrimoniale, con il Tier 1 in aumento all’11,3% (11,1% a dicembre 2010) a seguito del contenimento degli attivi ponderati (da 55 a 54,5 miliardi). Il patrimonio netto è stabile a 6,6 miliardi, il Total capital ratio sale dal 14,3% al 14,4 per cento.
La reazione del mercato non si è fatta attendere: le azioni, che già viaggiavano in territorio positivo dalla mattina, hanno accelerato poco prima delle 16 dopo il comunicato sui conti) arrivando a chiudere in rialzo del 2,58% a 7,76 euro.
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