Alberto Nagel |
L'incontro è stato definito dai partecipanti positivo e proficuo per porre le basi del piano strategico sulla parte banking, tenendo conto del difficile contesto economico e finanziario.
Con business review non si intende il cambio del modello Mediobanca, che nella parte «core» comprende in sostanza advisory e finanziamenti, bensì un suo rafforzamento tenendo conto, oltre che dello scenario macro e finanziario, anche quello in evoluzione della regolamentazione. In estrema sintesi il modello attuale dell'istituto è considerato pienamente funzionante ma sarà necessario fare una ricognizione sulle fonti di reddito per spingere verso una stabilizzazione dei ricavi e una maggiore redditività, anche grazie a un'attenzione crescente a costi e rischi.
In questo contesto per quanto riguarda la rete estera, che in pochi anni è arrivata a produrre circa un quarto dei ricavi della divisione corporate investment banking dell'istituto, la direzione appare anzitutto quella di un rafforzamento delle sedi già esistenti. Per il momento non si è parlato di un'estensione del network attuale (Parigi, Londra, Madrid e Francoforte, più la Turchia, in attesa dell'ok Bankitalia) creato con una logica di start up, cioè con nuove aperture e non per acquisizioni. (da Assicurazioni e banche)
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