Su Il Giornale:
Al Banco Popolare il management guidato dall'amministratore delegato Pier Francesco Saviotti ha
pensato che «chi fa da sé fa per tre». L'accordo sul lavoro con i sindacati, infatti, prevedeva per ciascun dipendente la possibilità di indicare volontariamente i tre giorni di «solidarietà» (si resta a casa e si perde un po' meno di una giornata di paga; ndr) da effettuare. Un escamotage che limita i tagli e favorisce le assunzioni. Secondo la Fisac-Cgil, circa 3.100 dipendenti hanno opzionato 18.500 giornate di solidarietà. L'obiettivo di 54mila giorni, però, non è stato raggiunto perché 14mila bancari non hanno scelto i propri giorni di «riposo forzato». Prossimamente il Banco emanerà una circolare. Ma questa volta la solidarietà sarà d'obbligo.
martedì 23 luglio 2013
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