venerdì 4 aprile 2014
La Bce lascia invariati allo 0,25% i tassi.
La ripresa procede. Così ci conforta il presidente della Bce. Leggete queste righe tratte da un articolo di ieri sulla Repubblica.
MILANO - La Bce ha lasciato invariato il il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, al minimo storico dello 0,25%. Fermi anche il tasso sui depositi a quota zero e il tasso marginale allo 0,75%. La decisione era attesa dal mercato: nel panel di Bloomberg solamente tre osservatori su 57 prevedevano un intervento da parte dell'Eurotower sul costo del denaro.
Nell'apertura della sua conferenza stampa, Mario Draghi ha spiegato che "La ripresa procede", ma si conferma la previsione di un "prolungato periodo di bassa inflazione" seguito da una normalizzazione. Una situazione che viene "monitorata da vicino" da parte dell'Eurotower, pronta a "usare ogni strumento". La Bce, dunque, non esclude un ulteriore allentamento monetario per contrastare il continuo calo dell'inflazione, confermando la 'forward guidance' che prevede "tassi ai livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato di tempo". Anche il Fondo Monetario Internazionale, oggi, ha spiegato che a livello globale i tassi rimarranno bassi nel medio termine, "agevolando il consolidamento fiscale".
A livello macroeconomico, Draghi ha puntato il dito contro il livello di disoccupazione "ancora troppo alto", anche se ci sono "primi segnali di miglioramento" del mercato del lavoro.
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