E' un coro di no da parte dei banchieri italiani alla proposta, che si sta facendo strada in Europa, di una tassa sulle banche come contributo ai costi sostenuti dai Governi per la crisi. "E' una scemenza", taglia corto Pierfrancesco Saviotti, consigliere delegato del Banco Popolare, al suo ingresso al Comitato esecutivo Abi a Milano. "La penso come lui - gli fa eco Luigi Abete (Bnl-Bnp Paribas) - non uso gli stessi termini, ma il concetto e' quello. E' un provvedimento che non ha senso rispetto alle problematiche del mercato. Cio' detto, se venisse decisa, rispetteremo le regole, anche se non condivise, ci mancherebbe altro".
(http://crisi-finanziaria.blogspot.com/2010/06/no-dei-banchieri-alla-proposta-di-nuova.html)
venerdì 25 giugno 2010
giovedì 24 giugno 2010
Mussari presidente dell'Abi
Un via libera unanime quello arrivato per acclamazione dal comitato esecutivo ha approvato la candidatura a presidente dell’associazione bancaria di Giuseppe Mussari, presidente di Mps, per il biennio 2010-2012. sulla nomina di giuseppe mussari alla presidenza dell’associazione delle banche italiane.
Lo ha annunciato il presidente uscente, Corrado Faissola: «Il comitato esecutivo, all’unanimità e, direi, per acclamazione ha approvato la candidatura di Giuseppe Mussari da sottoporre al consiglio direttivo che sarà eletto dall’assemblea che si riunirà il 15 luglio».
«Il comitato esecutivo ha espresso al presidente Faissola i più sentiti ringraziamenti per i risultati raggiunti e per l’opera svolta con passione, dedizione, professionalità e impegno, nell’interesse del sistema bancario e più in generale del paese».
Su Mussari, una curiosità: il presidente del Monte dei Paschi di Siena il 2 luglio tiferà al Palio per il suo cavallo, un mezzosangue acquistato con tre amici. Ammesso che sia in gara: come è nelle consuetudini senesi al cavallo potrebbe essere impedito di correre, perchè considerato nettamente più forte degli altri.
Cinquantenne, Mussari è avvocato penalista ed è il più giovane presidente dell’Abi. Ha sposato Luisa Stasi, imprenditrice che gestisce diverse strutture alberghiere di famiglia nella cittadina senese e un agriturismo. Da sempre considerato vicino a Massimo D’Alema, a Mussari, che è nato a Catanzaro, viene riconosciuta una grande capacità di relazioni, e di costruire buoni rapporti un pò con tutti, tanto che è entrato rapidamente anche nelle grazie del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Già presidente della Camera penale di Siena, a giugno 2006 è diventato presidente della banca Mps. Mussari sarà il presidente del cambio di rotta: i banchieri vogliono un’associazione forte come la Confindustria.
Lo ha annunciato il presidente uscente, Corrado Faissola: «Il comitato esecutivo, all’unanimità e, direi, per acclamazione ha approvato la candidatura di Giuseppe Mussari da sottoporre al consiglio direttivo che sarà eletto dall’assemblea che si riunirà il 15 luglio».
«Il comitato esecutivo ha espresso al presidente Faissola i più sentiti ringraziamenti per i risultati raggiunti e per l’opera svolta con passione, dedizione, professionalità e impegno, nell’interesse del sistema bancario e più in generale del paese».
Su Mussari, una curiosità: il presidente del Monte dei Paschi di Siena il 2 luglio tiferà al Palio per il suo cavallo, un mezzosangue acquistato con tre amici. Ammesso che sia in gara: come è nelle consuetudini senesi al cavallo potrebbe essere impedito di correre, perchè considerato nettamente più forte degli altri.
Cinquantenne, Mussari è avvocato penalista ed è il più giovane presidente dell’Abi. Ha sposato Luisa Stasi, imprenditrice che gestisce diverse strutture alberghiere di famiglia nella cittadina senese e un agriturismo. Da sempre considerato vicino a Massimo D’Alema, a Mussari, che è nato a Catanzaro, viene riconosciuta una grande capacità di relazioni, e di costruire buoni rapporti un pò con tutti, tanto che è entrato rapidamente anche nelle grazie del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Già presidente della Camera penale di Siena, a giugno 2006 è diventato presidente della banca Mps. Mussari sarà il presidente del cambio di rotta: i banchieri vogliono un’associazione forte come la Confindustria.
giovedì 17 giugno 2010
Fabrizio Palenzona: i rapporti tra fondazioni sono sereni
''I rapporti tra le Fondazioni sono assolutamente sereni, in un momento di crisi bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme''. Cosi' Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, descrive i rapporti tra le Fondazioni azioniste della banca guidata da Alessandro Profumo. Palenzona ha parlato a margine dell'assemblea annuale dell'Associazione degli aeroporti Europei.
''Il problema in Italia è quello di rafforzare il sistema bancario - aggiunge Palenzona - comunque a me sembra che il numero di banche sia sufficiente, al massimo ci si riorganizza''. Quanto alla ipotesi della nascita di Carito, Palenzona ha poi spiegato che ''bisogna vedere il progetto, comunque non e' una nuova banca''.
(Adnkronos)
''Il problema in Italia è quello di rafforzare il sistema bancario - aggiunge Palenzona - comunque a me sembra che il numero di banche sia sufficiente, al massimo ci si riorganizza''. Quanto alla ipotesi della nascita di Carito, Palenzona ha poi spiegato che ''bisogna vedere il progetto, comunque non e' una nuova banca''.
(Adnkronos)
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martedì 15 giugno 2010
Giovanni Perissinotto e la strategia di Generali
Giovanni Perissinotto, amministratore delegato di Assicurazioni Generali insieme a Sergio Balbinot, parla della strategia per i prossimi mesi della società guidata da Cesare Geronzi: "Faremo acquisizioni nel settore Danni e nell'Asset Management, ma solo quando la situzione lo permetterà e al prezzo giusto. Le acquisizioni nel ramo Danni saranno probabili all'estero, visto che in Italia la strada sembra sbarrata dall'Antitrust".
La strada per lo sviluppo di Generali sembra lunga ed è appena cominciata: "un nuovo ciclo", con il presidente Cesare Geronzi, che potrebbe passare attraverso un allentamento dei vincoli con Mediobanca, anche se sono ancora molti quelli che pensano che sia possibile in futuro parlare di una fusione tra Generali e Mediobanca, operazione sino ad ora sempre smentita.
(da fusionibancarie.blogspot.com)
La strada per lo sviluppo di Generali sembra lunga ed è appena cominciata: "un nuovo ciclo", con il presidente Cesare Geronzi, che potrebbe passare attraverso un allentamento dei vincoli con Mediobanca, anche se sono ancora molti quelli che pensano che sia possibile in futuro parlare di una fusione tra Generali e Mediobanca, operazione sino ad ora sempre smentita.
(da fusionibancarie.blogspot.com)
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mercoledì 9 giugno 2010
Generali: Su CityLife tutto procede tranquillamente
Per quanto riguarda l'ingresso di Generali nel progetto CityLife, "tutto procede tranquillamente, senza ciò che si legge confuso sulla stampa". A dirlo è il presidente di Generali, Cesare Geronzi, parlando con i giornalisti a margine della presentazione della relazione annuale Isvap.
CityLife è il progetto di riqualificazione immobiliare del quartiere della Fiera di Milano, con case di lusso, tre torri e un grande parco.
Generali, già azionista per il 26,6% del progetto, sta per acquisire una ulteriore quota del 13,4%, come riporta oggi il Messaggero, quota proveniente dalla dismissione di Lamaro, salendo così al 40% con un investimento di 30 milioni di euro.
(Apcom)
CityLife è il progetto di riqualificazione immobiliare del quartiere della Fiera di Milano, con case di lusso, tre torri e un grande parco.
Generali, già azionista per il 26,6% del progetto, sta per acquisire una ulteriore quota del 13,4%, come riporta oggi il Messaggero, quota proveniente dalla dismissione di Lamaro, salendo così al 40% con un investimento di 30 milioni di euro.
(Apcom)
giovedì 3 giugno 2010
Saviotti: bene la riforma Bankitalia contro i banchieri scorretti
"E' una riforma assolutamente auspicabile. Regole di questo tipo potrebbero scoraggiare comportamenti e prassi troppo aggressive e spregiudicate che nulla hanno a che vedere con la virtuosa professionalita' del banchiere".
Cosi' il consigliere delegato di Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha commentato in un'intervista a Il Messaggero la scelta del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, di sostenere in sede Ue la possibilita' di avere poteri per cacciare banchieri che agiscono in maniera scorretta.
Saviotti ha inoltre giudicato positiva la "regolamentazione dei bonus non piu' legati al breve periodo, ma indicizzati ai risultati di lungo periodo. Bisogna ritornare con i piedi per terra, condivido la manovra del governo che impone si' sacrifici ma che ha come obiettivo finale la riduzione di 24,9 mld del deficit". (borsaitaliana.it)
Cosi' il consigliere delegato di Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha commentato in un'intervista a Il Messaggero la scelta del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, di sostenere in sede Ue la possibilita' di avere poteri per cacciare banchieri che agiscono in maniera scorretta.
Saviotti ha inoltre giudicato positiva la "regolamentazione dei bonus non piu' legati al breve periodo, ma indicizzati ai risultati di lungo periodo. Bisogna ritornare con i piedi per terra, condivido la manovra del governo che impone si' sacrifici ma che ha come obiettivo finale la riduzione di 24,9 mld del deficit". (borsaitaliana.it)
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