giovedì 24 maggio 2012
Banche schiacciate dai nazionalismi
Le banche europee si trovano sempre più schiacciate fra la recessione economica e gli spread che non accennano a scendere. Il risultato è che il temuto ridimensionamento dei bilanci bancari ha avuto i suoi effetti in maniera più grave di quanto previsto, con l'inevitabile credit crunch per imprese e famiglie. Causa fondamentale è la debolezza delle risposte della politica europea. Il Fondo monetario internazionale, nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato oltre un mese fa, aveva già documentato con una moltitudine di dati che le politiche europee dichiarate decisive non avrebbero potuto avere effetti permanenti e che la terapia d'emergenza della Bce ha evitato il disastro immediato ma senza riportare la situazione alla normalità. L'effetto dell'intervento della Bce è ormai svanito, gli spread sono risaliti e le banche si trovano in crescente difficoltà: nel mirino ci sono oggi le banche spagnole. Hanno infatti perso nell’ultimo semestre gran parte del loro valore borsistico. È troppo presto per parlare di una corsa agli sportelli a livello europeo, ma certo è preoccupante che nonostante i dati mostrino una crescita dei depositi del 3% circa, la Spagna faccia registrare un deflusso netto e segnali negativi si avvertano anche in Irlanda, Portogallo e Belgio. Le grandi banche europee hanno grandi liquidità: secondo Goldman Sachs, le prime nove hanno riserve per oltre mille miliardi di euro, pari a circa il 28% dei depositi. Utile però solo ad assorbire le pressioni su un singolo istituto, non quelle che coinvolgono un intero sistema. Quando i depositanti abbandonano le banche, può subentrare solo la banca centrale. Ma nel caso greco la Bce si è già tirata indietro e ha annunciato che in mancanza del piano di ricapitalizzazione previsto il credito alle banche greche verrà concesso solo nella forma dell'Ela (Emergency liquidity assistance), cioè erogato dalle banche centrali nazionali e non da Francoforte. Implicitamente si è proclamata l’insolvenza delle banche greche, almeno finchè il governo non avrà ricapitalizzato le banche.
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