Il secondo anno della crisi finanziaria mondiale si è appena chiuso e per i banchieri italiani tira aria di scampato pericolo.
È innegabile che le banche di casa nostra sono state meno toccate dalle difficoltà che hanno travolto i big del sistema… più che altro, bisogna dirlo, per marginalità rispetto alle vicende internazionali. Per esempio, l'Italia è stata l'unica eccezione in una situazione che ha visto in tutto il resto del mondo il capitale pubblico correre in aiuto di quello privato. Poi i mercati finanziari hanno ripreso fiato e stanno arrivando le prime notizie confortanti sui segnali di ripresa.
Il 2010 vedrà la definizione di alcune delle grandi partite del capitalismo italiano: Intesa Sanpaolo, Generali, Fiat, Telecom Italia e UniCredit. Nei prossimi giorni ne parlerò nel dettaglio.
martedì 12 gennaio 2010
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