Secondo Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo deve rivalersi su Credit Agricole e Assicurazioni Generali in caso di sanzioni da parte dell'Antitrust.
Il clima di insofferenza per l’impasse creata dall’Agricole è comprensibile, dato che su Intesa incombe il rischio di maxi multa fino a 500 milioni di euro.
Il procedimento di inottemperanza si trascina da mesi, ma dopo che Credit Agricole ha disatteso anche l’impegno di scendere dall’attuale 5,49% sotto il 2% di Intesa Sanpaolo, la scorsa settimana l’Antitrust ne ha posticipato la chiusura al 22 febbraio, per evitare problemi con i tempi che devono essere assicurati alla difesa. Sembrava ceh Credit Agricole volesse valutare un congelamento dei diritti di voto ma per l’Antitrust la questione chiave è verificare la posizione “terza” di Credit Agricole, che in Italia controlla Cariparma, rispetto a Intesa Sanpaolo. Ecco perché all’Antitrust non è piaciuto l’accordo con Generali che ha permesso a Credit Agricole di iscrivere il legame con Intesa tra la partecipazioni strategiche, evitando ricadute in bilancio.
''Se ci saranno sanzioni - ha spiegato Guzzetti - Intesa Sanpaolo può rivalersi sugli azionisti. La banca ha titolo per farlo, nei confronti di chi ha violato le decisioni dell'Antitrust che erano note e che sono state portate in Consiglio di Amministrazione. Lì dentro c’era qualcuno di Crédit Agricole e Generali, o no?”.
venerdì 15 gennaio 2010
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