Entro il 15 febbraio i Paesi dell’Euro saranno chiamati a scegliere il prossimo vicepresidente della Banca Centrale Europea
Il comitato esecutivo della Bce è formato dal presidente, un vicepresidente e altri 4 membri ed esercita la gestione corrente della banca e l’attuazione della politica monetaria, conformemente agli orientamenti del Consiglio dei governatori di tutte le banche del sistema.
Il vicepresidente in scadenza è il greco Lucas Papademos, che a fine maggio terminerà il mandato di 8 anni. I membri del board hanno un mandato che scade in anni diversi, in modo da evitare un rinnovo complessivo che minerebbe la continuità della BCE e sottoporrebbe l’accordo politico a maggiori tensioni.
Il mandato del francese Jean-Claude Trichet come presidente della Banca centrale europea (Bce) scadrà invece a fine 2011, ma la gara per la successione è già entrata nel vivo.
Due, per ora, i nomi in pole position: il presidente della Bundesbank, Alex Weber, e il governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi.
Al Parlamento europeo pare stia crescendo l’opposizione all’eventualità di una nomina di Weber: “I tempi non sono ancora maturi per un presidente tedesco”, ha infatti affermato Werner Langen (nel parlamento europeo per Partito popolare europeo e Democratici europei).
“Secondo Langen, al contrario di Draghi, che in occasione di audizioni al Parlamento europeo espone in modo convincente le proprie posizioni di politica monetaria, Weber non è riuscito a crearsi in Europa una particolare immagine di banchiere centrale. Purtroppo, Weber è venuto meno al principio di non immischiarsi in questioni politiche. I suoi rapporti con il membro del Direttorio, Thilo Sarrazin, al centro delle critiche per alcune affermazioni discutibili rilasciate in un’intervista, hanno evidenziato una mancanza di potere” (Il Secolo XIX)
lunedì 1 febbraio 2010
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