In primavera, l’assemblea di Banca Popolare di Vicenza dovrebbe prolungare per i prossimi tre anni il mandato di Gianni Zonin.
Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza dalla metà degli anni Novanta, è diventato, anche grazie alla crisi, l'uomo più potente di Vicenza.
“Se parliamo di banca come istituzione – spiega - la scelta di aver mantenuto qui il centro decisionale si apprezza ancor di più oggi rispetto ai tempi delle vacche grasse”.
E fu proprio Zonin a fare questa scelta, al termine di una dura battaglia assembleare.
Ma vediamo come è andata BPVI.
Nel 2009 gli impieghi sono cresciuti dell'8%, a fronte di una media del sistema bancario vicina allo zero. In particolare, sono cresciute del 17% le erogazioni di medio-lungo termine alle aziende, specialmente alle pmi, segno che BPVI ha sostenuto il tessuto produttivo e imprenditoriale del Nord Est, finanziando gli investimenti e le ristrutturazioni di imprese.
E il prestito obbligazionario?
Era un convertibile, con prospettive quindi di trasformare il bond in azioni. L'offerta era di 328 mila euro e c'è stata una richiesta per almeno il doppio.
(fonte foto: http://www.cavalieridellavoro.it)
mercoledì 3 febbraio 2010
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